martedì 17 aprile 2012

LA GIORNATA DELLO SPORT A SCUOLA: PERCHÉ ACCETTAI?


Perché perché perché ho detto si? Perché ho accettato di partecipare prima di leggere tutte le istruzioni? Ormai non mi posso piú tirare indietro, solo poche ore mi separano  dal fatidico evento: LO SPORTDAG, ovvero la giornata dello sport che si svolgerá nella scuola di mio figlio Adriano. Quattro interminabili ore in cui 52 genitori, spontaneamente consegnatisi agli organizzatori, dovranno capitanare e accompagnare ciascuno un gruppo sei bambini (nelle istruzioni cnsegnateci avvertono che alcuni potrebbero essere un pó ‘pittig’, un modo carino per dire belve scatenate). Questi ultimi si sfideranno a colpi di giochi sportivi.
Ora, quando io ho sentito che la scuola era a caccia di volontari per questo fantomatico giorno dello sport, mi sono messa a disosizione. Perché no? Pensavo: 2 flessioni, un pó di corsa, hop hop,su bambini, hop, pedalare!. Sti caz. Quando é arrivata la mail dalla maestra di ginnastica, 4 file pesantissimi allegati, ho realizzato. E mi sono giustamene allarmata. Paginate di spiegazioni, ovviamente tutte in olandese. Che vabbe’, si, io lo parlo, l’ho imparato giuro, ma mó leggersi 22 pagine fitte fitte carattere 8 mica poi é cosí facile. Comunque: stasera ho studiato. E ho capito che: guideró una squadra di 6 fra cui Adriano (che giá  ha giá annunciato battaglaia dalle primissime ore del mattino perché lui la tuta non se la metterá mai), che li dovró prelevare in classe (facendo l’appello dei nomi -x fortuna sono quasi tutti facili tranne uno/a (?) che si chiama Djaruz-) , li deporteró nel parco di fronte e li faró  competere contro  altre 51 agguerrittissime squadre di bambini, che, in tutto, saranno solo un 300. I giochi in cui si dovranno cimentare saranno in tutto 13 e andranno dagli intramontabili staffetta e gara coi sacchi ad alcuni che sfortunatamente, anche con vocabolario alla mano, non ho capito fino in fondo. Penso che la mia squadra purtroppo perderá.
In tutto questo, quando ne avranno bisogno, li dovró  accompagnare in bagno a fare pipí (se mi va bene), abbeverarli e, alla fine, anche se sono stati le piú pippe di tutti come prevedo (visto che io non sapró spiegargli i giochi), dargli un premio. Ce la faró? Ho i miei dubbi. Per due fondamentali ragioni.

1) ho un mal di denti che mi sta uccidento (mi ha colpito la  cosídetta maledizione dell’occhio secco del dentista offeso: ho incatuamente cancellato un appuntamento fissato da mesi. Dopo due ore esatte un dente mi ha iniziato a tormentare. Richiamato e pregato in ginocchio di riprendermi, il dentista mi ha gentilmente sfanculato alla prossima settimana).

2) Le condizioni metereologiche. Che tempo ragazzi! Da due giorni siamo miseramente riprecipitati fra i 3 e 5 gradi. Ma non solo. Piove. Ma non solo. Il vento soffia come la bora quando ne parlano al telegiornale. Talmente forte che ho il terrore che qualche bambino del mio gruppo se ne voli via, lontano. E io mi dovró giustificare con i genitori che non li avró ancorati bene al terreno sottostante. Aiuto, aiuto, aiuto. Lo sport fa bene? Insomma. 

1 commento:

  1. Quanto mi hai fatto ridere! In Bocc'al lupo sta mattina, " STI CAZ :-)))!!!!"
    Io non posso andarci, ho troppo da fare ( che peccato:-))!)
    Brava!

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