mercoledì 20 aprile 2016

ANDARE IN BICI: UTILE BREVIARIO DI SCUSE DI CUI POTERE APPROFITTARE

Un parcheggio di bici ad Amsterdam su una 'barca' sul canale

Andare in bici:  Oltre avere effetti benefici sul fisico, sulla mente, sull'ambiente e sulla circolazione, ha anche l'ulteriore vantaggio di prestarsi come ottima scusa per ritardi sul posto lavoro, piantamenti in asso di spasimenti non voluti, rimando appuntamenti con amiche petulanti e scaricamenti di babysitteraggio di bambini rompiballe di vicini e conoscenti. 
Ecco una gamma di scuse assolutamente credibili che potevt usare per procastinare un appuntamento/impegno e su cui nessuno si permetterá di rimproverarvi. Anzi tutt'al piú gli dará modo di compatirvi. 
Personalmente mi sono accadute quasi tutte le circostanze sottostanti. 

1) MI HANNO RUBATO LA BICICLETTA

Chiunque abiti ad Amsterdam ha avuto questa esperienza. Almeno una volta. I piú sfigati (quelli che abitano in zone con alta concentrazione di junkies) se ne sono viste sottrarre 3,4, 5 e via a salire. Anche quando hanno legato la bici con catene che valevano 2 volte la bicicletta stessa, si sono ritrovati invariabilmente diverse mattine a bestemmiare quando, giá in ritardo per il lavoro, hanno ritrovato la catena, il palo a cui era attacccata ma non la bici stessa.

Secondo i dati della polizia sono quasi 10 mila le biciclette che vengono rubate ogni anno ad Amsterdam. La maggior parte dei furti avviene per opera di tossici che se la rivendono per strada per 10 euro o poco piú. 
Ma la musica iniza a cambiare. Il Comune di Amsterdam ha appena lanciato una iniziativa contro i furti di bici. Nelle piazze della cittá ci sono degli appositi stand dove é possibile far incidere sulla propria bici un codice che oltre a fungere da deterrente, in caso di ritrovamento, permetterá di rintracciare facilmente il proprietario. Eccolo nella foto in basso



2) SONO CADUTO DALLA BICI

Questa la potete usare solo se siete italiani e un pó imbranati. A memoria d'uomo nessun ondese é mai caduto dalla bicicletta. A meno che non pedalesse in condizioni climatiche apocalittiche o con neve sopra il metro e quaranta. Personalmente, ho visto il pavimento MOLTO da vicino diverse volte.. L'ultima scivolando sui temutissimi binari del tram che, essendo dapertutto, moltiplicano per i ciclisti di rango B il numero delle possibili cadute. 

3) LA POLIZIA MI HA FERMATO E MI HA FATTO LA MULTA

Ebbene si, accade anche questo in Europa del nord. Ci sono dei periodi dell'anno in cui il Comune di Amsterdam, come qualunque comune al mondo che si rispetti, vuole fare cassa. Con le multe. Qui si fa sulle bici. Poliziaotti accanitissimi  si appostano dietro un cespuglio e se ti vedono senza luci (si senza luci, avete capito bene) ti fermano, ti fanno una bella ramanziana e ti consegnano un bel multone di 50 euro che, se non lo pagni a stretto giro, iniziare a aumentare in maniera cosí esponenziale che ti ritrovi debitore  del Comune per una 15na d'anni. 


4)MIO FIGLIO SI É QUASI AMPUTATO UN PIEDE FINITO NELLA RUOTA

Se pedali con un bambino dietro (se sei una mamma non ti puoi esimere) ci sono delle norme di sicurezza da cui non si puó prescindere. Pena, per esempio, affettamento di un innocente piedino. Succede quando pedali senza i para raggi ed é estate. Il bimbo in sandali si muove un pó e ZAC!.. il piede finisce nella ruota. Da quel momento si susseguono una serie di eventi catastrofici che é impossibile fermare, Il bambino urla come se lo stessero sgazzandio, si dimena e di conseguenza ti fa perdere l'equilibro, Rischio caduta (o caduta ancora peggio), medicazione della ferita, altri urli disumani, bambino mezzo zoppo per una settimana o piú, perdita di due giorni di scuola, generale disapprovazione sociale.   
(Non é un caso che il comune ha attivato una campagna indirizzata soprattutto alle mamme per promuovere l'uso dei pararuota. Sotto un illuminante esempio).



5)HO INVESTITO UN TURISTA

Succede anche questo ad Amsterdam. Soprattutto in centro. Se venite in viaggio in questa cittá ho un solo consiglio da darvi: attenti alle piste ciclabili. Temetele. E rispettatele soprattutto. Non ci camminate sopra e miraccomando, se le attraversate, guardate da una parte e dall'altra. Perché se non lo fate, la pena é ritrovarvi sotto le ruote di un ciclista che andava a tutta velocitá, non ha frenato in tempo perché voi gli siete parati davanti all'improvviso e dopo avervi travolto vi manderá pure dietro le piú terribili bestemmie olandesi che, vi assicuro, oltre ad essere molto oltraggiose hanno un suono che non vi piacerá per niente.   

6) AVEVO IL VENTO CONTRO

Se la pioggia non puó assolutamente servire come scusa (tutti pedalano anche con piogge scroscianti senza battere ciglio) il vento invece,  se contro, impensierisce anche un olandese facendogli raddoppiare il tempo di percorrenza che normalmente si impiega. Il vento in Olanda, come diremmo noi italiani, ti ci porta via. Quando troppo é troppo il mio consiglio é:  scendete e portatevi la bici a mano. Farete prima. 

7) NON HO TROVAVO PARCHEGGIO

In fatto di parcheggio, ad Amsterdam, si registra una situazione abbastanza anomala. Soprattutto nel centro. Trovare un posto con la macchina é piú semplice che trovare un posto per la bici. Sará anche perché il parcheggio per l'auto per un'ora costa ben 5 euro (!). Sará anche perché ad Amsterdam, secondo dati ufficiali, si contano 880 mila bici Piú degli abitanti. Fatto sta che a volte la bici te la devi letteralmente ingoiare. Il problema posizionamento bici ha comunque indotto il comune ha organizzare una serie di parcheggi alternativi molto speciali. Per esempio quello sulle barche. Se ne puó vedere una nel centralissimo canale Siengel proprio a due passi dal mercato dei fiori. Uno spettacolo, almeno per me. L'ho fotografata con ammirazione e lo potete fare anche voi guardando la foto in alto a tutto.

 Insomma pedalare ad Amsterdam, oltre ad essere una potenziale efficacissima scuca é una continua vivacissima scoperta e avventura. 

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