giovedì 4 febbraio 2016

FAMILY DAY? NO GRAZIE! IN OLANDA SI FESTEGGIA IL PURPLE DAY

NELLE SCUOLE TUTTI IN VIOLA PER DIFENDERE SCELTE LEGATE A SESSUALITÁ
                                        IL COMUNE VARA L'AGENDA ROSA



Non é sempre per dire che l'Olanda é avanti. E'semplicemente per raccontare i fatti. Poi giudicate voi. 

I Paesi Bassi sono stati la prima nazione al mondo ad autorizzare, nel 2001, i matrimoni fra le persone dello stesso stesso sesso che, a partire dal 2005, possono anche adottare figli. 
Questo insomma succedeva una quindicina di anni fa. 
Oggi si discute di come difendere i diritti delle persone che scelgono una nuova identitá sessuale e come rendere sicure le cittá in cui vivono.

Mentre dall'Italia arrivano i rimbombi dei partiti che si accapigliano sulle unioni civili, il Comune di Amsterdam rilancia la cosí detta 'Agenda Rosa', un programma in piú punti e con diverse aree d'azione, che punta a difendere i diritti della comunitá LHBTI. Questa sigla racchiude 5 categorie: lesbiche, omosessuali bisessuali, transgender (persone che passano da un sesso all'altro) e Intersex. Questa ultima categoria é stata recentemente aggiunta per indicare tutte quelle persone che non sanno ancora chi sono, insomma sono alla ricerca della propria identitá sessuale e non sanno ancora bene dove collocarsi. Anche a loro, il comune di Amsterdam, vuole assicuare dignitá,  quella che hanno anche gli altri essere umani.  

Amsterdam insomma ci tiene a conservare la sua identitá di cittá ''gay friendly'' e tollerante, a prescindere dalle proprie scelte in fatto di sessualitá. L'Agenda Rosa, per cui sono stati stanziati 350 mila euro, pone un particolare accento sull'educazione, il rispetto e l'accettazione di scelte alternative a quelle considerate (un tempo) usuali soprattutto da parte delle nuove generazioni. In questa atmosfera nascono una serie di iniziative nelle scuole dove, tanto per un esempio, il mese scorso si é celebrato il Purple day, il Venerdí Viola, una giornata in cui tutti gli alunnni (dell'intero paese in realtá) sono stati invitati ad indossare qualcosa di viola al grido di 'Love is love', il motto con cui si vuole sottolineare che l'amore é amore a prescindere dalle proprie scelte sessuali. Un modo per incitare i ragazzi ad essere se stessi, a non averne vergogna e sentirsi non esclusi e messi ai margini della societá. Il comune inoltre pensa a una serie di percorsi per i cosidetti 'genitori rosa', per aiutati a supportare i loro figli, o loro stessi, in determinate scelte. 

Un gruppo di rgazzi in una scuola olandese durante il 'Venerdí Viola'

In questo quadro generale non stupisce affatto allora di entrare nell' Amsterdam Museum e trovarsi di fronte un cartello come quallo che vedete nella foto di sotto. 


Questo (che é parte integrante di una esposizione chiamata appunto Transgender) si trova proprio all' entrata dei bagni del museo e spiega, non senza ironizzare, che si tratta di una toilet 'neutrale'', per tutti i generi insomma.  Si legge sul cartello: ''I bagni del Museo di Amsterdam sono di genere neutrale e non hanno spazi separati per uomini e donne. Chiunque - aprescindere se sia un uomo, una donna, entrambi o nessuno dei due- puó utilizzarle''. 

Ecco. 
Tanto per mettere i puntini sulle pipí...

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