martedì 4 giugno 2013

SPORT: BIMBI, AIUTO C'É LA LEZIONE DI NUOTO!

Se sei un bambino e vivi in Olanda non hai scelta: dovrai fare lezione di nuoto. Se sei la mamma di quel bambino non hai scelta neanche tu: dovrai obbligare tuo figlio a fare lezione di nuoto. Anche a costo di torturarlo. Eh si' perché saper nuotare per tutti i bambini che calcano il suolo olandese é un obbligo che ha praticamente valore di legge. Un pó come era per noi bambini italiani il catechismo. In poche parole: saddá fa. E basta.



Da quando il bambino compie 4 anni sulla famiglia si abbatte una scure da cui ci si potrá liberare solo quando il piccolo in questione avrá conquistato il famigerato DIPLOMA A, quello che attesta che sai non solo galleggiare ma anche adottare uno stile. Se non hai questo diploma non puoi fare praticamente niente. Se vieni invitato a casa di un amico che ha di fronte alla sua abitazione una pozza d'acqua, la mamma dell'invitante chiede: ''ma c'é l'ha il diploma A?''. Se il bimbo ancora non l'ha conquistato, ritira senza nessuna pietá l'invito e hai voglia a dirgli che tuo figlio sa nuotare giá da tre anni, che magari non adotta lo stile lbero ma quello del cane con la lingua da fuori ma che, insomma, non si preoccupassero perché non gli affoga sotto gli occhi. Ma niente da fare. Manco a parlarne se poi vai in una piscina pubblica, su una barca, in spiaggia ecc. ecc. Cioé non é che non ci puoi andare. Ci vai ma poi succede che anche se sei un ciuccione di 12 anni (ma non hai il diploma A) ti devi mettere i braccioli o il giubbotto di salvataggio. Roba da vergognarsi a vita.  Anche socialmente sei considerato un minus. I bambini infatti si chiedono continuamente fra di loro: ''hai preso il diploma A?''. Se la risposta é no si alza un coro indignato di ''ohhhhhhhhh''. Un pó come quando appunto ci si chiedeva fra di noi: ''te la sei fatta la comunione?''. E se non te l'eri fatta, pure in quel caso, venivi collocato in una categoria a parte. E mentre nei salotti o nelle camerette italiane troneggiava quasi sempre una nostra foto vestiti da suorina o pretino, qui i genitori postano e ripostano orgogliosi foto su Facebbok col piccolo che brandisce un cartello con su scritto a lettere cubitali Diploma A.



Ma il problema non é fare nuoto, nobilisssimo sport, ma avere a che fare con le scuole di nuoto che tiranneggiano sui poveri genitori sapendo che non hanno altra scelta se non quella di sottostare a condizioni a volte francamente assurde. Non voglio battere tanto il tasto sull'aspetto economico (che pure c'é, sono in molti casi carissime) ma quanto sugli orari inumani che impongono. Con la scusa delle liste d'attesa (tanti bambni pochi posti liberi nei corsi piú comodi) convocano i piú sfortunati quasi nel cuore della notte. La mia povera amica Natalie ha dovuto portare per quasi due anni suo figlio in piscina alle sette di sabato mattina. Un compagno di scuola é stato buttato giú dal letto ogni mercoledi alle 6 a questo scopo (entrambi hanno quasi avuto un nervous breakdown). E troppo altre ne ho sentite in giro. Noi, con una banale ma apprezzatissima ''botta di culo''  abbiamo avuto un posto al pomeriggio. 

In questo quadro alquanto sconfortante i maestri di nuoto hanno lo stesso atteggiamento di un docente universitario. Incutono timore e referenza nei genitori che timidamente chiedono quando (mai) il loro piccolo ce la fará a prendere il diploma A. La risposta puó essere anche di quelle tipiche da anni del liceo: ''é bravo é bravo ma non si impegna abbstanza''. Tradotto: altri mesi di sofferenza   (per le mamme e i papá perché per l'amor di Dio i bimbi si divertono eh!). Sará per questo che esistono anche dei corsi accellarreti dove i bambini prendono il diploma nel giro di un mese atrraverso lezione-bignami sospetto carissime. 

Anche a me tocca il lunedí portare mio figlio a nuotare. Non vedo l'ora di arrivare al traguardo. Il bello é che anche quando il nostro Diploma A arriverá non sará finita. L'incubo continua: ci sono i diploma B e C da prendere. Quest'ultimo, per ottenerlo, devi dimostrare di saper nuotare con i vestiti addosso. Ma a buttarsi in mare con tutti i panni potete stare sicuri, ci saró prima io. 

2 commenti:

  1. Gege hai tutta la mia ammirazione, soprattutto perchè dovrai ripetere questa operazione una seconda volta! Sei troppo forte

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  2. mi stai dicendo che perseverare é diabolico... giusto???

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