giovedì 10 gennaio 2013

PARTO IN OLANDA, L'IMPERATIVO É: NATURALE, NATURALE, NATURALE

Oggi ho incontrato per strada la mia ex collega di gravidanza.  Bhé, mica male. A una settimana dal parto sta fresca e tosta e si aggira per il quartiere truccata, pettinata, vestita e giustamente inorgoglita dalla nascita della bimba che ha procreato. Porta e prende l'altro figlio a scuola spingendo allegramente il passeggino da 20 kg con la nuova arrivata. Il tutto con condizioni metereologiche che, in molti casi, ricordano una scena di 'Blade Runner'. Insomma, siamo lontani anni luce da quel catorcio che  mi sono sentita io per oltre un mese dopo il parto del mio primo figlio. La freschezza di questa donna mi fa riflettere sul metodo organizzativo e psicologico adottato nei confronti della gravidanza nei Paesi Bassi. Tutto é all'insegna del NATURALE. Ma non solo nel senso di partorire naturalmente (il cesareo é proprio adottato in casi di emergenza estrema) ma anche di viverla naturalmente. Tutti lí a riperterti ''ma non ti devi preoccupare, é una cosa naturale!, ma che vuoi che sia!''. E io che continuo a pensare fra me e me, alla napoletano maniera, ''ó cxxxx é la cosa piú difficile che abbia fatto nella mia vita''. 



La mia vicina di casa, anche lei tutta 'love & peace' riguardo al parto é venuta qualche giorno fa a darmi delle dritte, anche se non richieste. A un certo punto mi sono preoccupata e quasi spaventata perché nell'impeto di spiegarmi come il tutto é ''cosí naturale'' ha chiuso gli occhi, le palpebre che gli tremavano eccessivamente. Sembrava che fosse andata in una specie di trans in cui continuava a ripetermi che dovevo lasciarmi ''andare, andare, andare...''. Dopo qualche minuto che faceva cosí  l'ho dovuta svegliare e sembrava finalmente che si fosse ripresa. 

Comunque, durante la gravidanza ho deciso di sposare anche io questa impostazione nature e mi sono fatta coinvolgere in un corso di nuoto preparto con un nome giapponese che poi ho scoperto essere una specie di corso di filosofia in acqua. Qui, un insegnante che si immergeva con  occhiali da vista (coprendosi ai miei occhi di ridicolo) ti faceva, su un totale di un'ora, nuotare per 20 minuti e per altri 40 parlava, parlava, parlava  ma soprattutto filosofeggiava sulla vita e sul legame telepatico che dovevamo stabilire col bimbo in grembo. Intanto invece quello scalciava e io so che pensava come me:'' vabbuó ma mo ce la volimmo fa nuotata o dobbiamo diventare stoccafissi a stare fermi cosí?''.'Ma niente lui imperterrito continuava a disquisire. Ho abbandonato dopo qualche lezione. 

Poi é stata la volta del corso Yoga. Nonostante l'insegnante sia una tipa giustissima, ho capito che questa discipina non mi si addice (non me ne vogliano le amiche che lo fanno con amore e passione) e che sono piú un tipo da kick boxing che peró effettivamente non si puó applicare a un parto. Scusate non ci posso fare niente ma a me viene da ridere durante la lezione. Tipo come quando sei in chiesa in prima fila e insieme al tuo amico scemo ti inizia a prendere la ridarella. 




Tornando alla mia collega di gravidanza -lei doveva partorire un mesetto prima di   me- insomma, grazie a lei ho visto la luce: tutte le paure nate dal confronto fra il metodo italiano con quello olandese si sono quasi andate a dissolvere. Ovvero il numero indeterminato di ecografie a cui ti sottoponi contro le 4/5 che ti fanno qui, le quantitá di litri di sangue 'donati' per le analisi contro gli 1/2 prelievi dei nove mesi qui, il numero dei parti in casa praticati in Olanda (la stragrande maggioranza), il fatto di ritornare a casa (se si é partorito in ospedale) dopo due ore, la risposta sul mitologico cordone intorno al collo (''embé, qual'é il problema? si taglia!), la possibilitá di utilizzare uno specchio, proprio lí, mentre si partorisce e vedere la capuzzella del tuo bambino che spunta, l'opzione di mettere alla luce tuo figlio seduta su uno sgabbello con un buco al centro. E tanto, tanto ancora che rende tutta l'operazione molto, molto naturale. Ma che, come dimostra la mia collega, va bene, anzi meglio cosí. Vero, Madonnina cara? 

6 commenti:

  1. Ma infatti, il punto è che se stai bene e la gravidanza non ha problemi ti lasciano in pace che è molto meglio che sbattersi con impegnative, file e spostamenti per farti le trecento ecografie (a pagamento). E se c' è qualcosa che non va le ostetriche sono le prime a metterti in mano allo specialista e pace.
    Io ho avuto il gran culo di Silvia che mi ha sempre parlato del parto come un momento eroico e trionfale del tuo potere di donna e creatrice e siccome me lo diceva prima dei figli l' ho interiorizzato bene, ed è tutto vero. Poi io ho scelto per il parto policlinico che secondo me è il meglio dei due mondi (se te lo puoi permettere in senso che non hai complicazioni). Ovvero stai a casa bella e tranquilla a farti i fatti tuoi 9io stavo ogni 2x3 nella vasca bollente a rilassarmi e così le contrazioni facevano meno male, peccato solo l' acqua che si raffredda - e lo puoi fare solo se non ti si sono rotte le acque). Poi tra figlio 1 e figlio 2 ho fatto un corso di respirazione consapevole e mi sono accorta che respirando - l' ho scoperto per caso quando avevo le contrazioni ogni 5 minuti e tutti dormivano) non sentivo quasi fastidio, solo delle toccatine che invece di trattenere il fiato io sbuffavo come un tricheco. Bella, un sacco di auguri e divertiti, so che non mi meni se te lo dico, ma veramente, io per anni ho voluto fare il terzo figlio solo, egoisticamente, per godermi un' altra gravidanza e un altro parto che ti fa sentire una gran strafiga.

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  2. "embè qual è il problema" dovrebbe forse dirlo a quelle che hanno perso il figlio, o una compagna, a causa di problemi al parto, che non sono pochi manco per niente.
    Un cordone intorno al collo che si stringe tipo cappio è un GROSSO problema, e se fosse semplice accorgersene e tagliare non avremmo forse avuto in passato così tanti problemi cerebrali e/o di asfissia

    se io avessi partorito in casa sarei morta, se mia cognata avesse partorito in casa sarebbe morto mio nipote.

    in olanda, forse, riescono a raggiungere un ospedale in un minuto, in italia non si può, e un'ostetrica non è in grado nè di rendersi conto del problema (io ho chiuso gli occhi dicendo "mi riposo un attimo", senza strumenti non avrebbero visto che ero in arresto cardiaco... e senza strumenti come avrebbero visto che mio nipote era troppo grande ed incastrato, al punto di nascere con ecchimosi?!) nè, tantomeno di risolverlo.

    Io vorrei un parto come in USA, dove sei in una struttura protetta, ma poi fai come vuoi tu:
    musica, non musica, sul letto, sullo sgabello, per terra, sul lettino, con l'anestesia, senza, nuda, vestita...

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  3. barbara, grazie davvero. proveró anche io questa tecnica di respirazione che ho recentemente imparato. allora é vero che funziona...
    terzo figlio.... perché non ci pensi????

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  4. dabogirl, ma qui sono praticamente loro, le ostetriche che fanno tutto. ti seguono in gravidanza e ti fanno partorire. all'inizio ero scettica anche io, poi mi sono fidata

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  5. bellissimi e utili articoli Gaia! io sono al 7 mese di gravidanza del primo figlio, partoriro' a Den Haag, dove vivo, in ospedale..condivido i tuoi commenti, finora e' andato tutto bene, mi fido della midwife..speriamo bene! in Olanda ho trovato la mia dimensione, visto che cerco di vivere in maniera piu' naturale possibile, non uso farmaci etc e spero che anche il parto sia naturale! l'unica cosa che mi spaventa, ho sentito che qui usano ancora la ventosa?! mi sembrava che in Italia non si usasse piu'..sinceramente non sono molto a favore, visti i rischi per il bimbo..provero' a chiedere in anticipo se e' possibile evitarla.. hai qualche info a riguardo? un'altra cosa..come funziona qui per il cordone/staminali?io vorrei donarlo, e' automatico o c'e' da compilare qualcosa? grazie mille!

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  6. ciao anna! grazie mi fa piacere che quello che ho scritto ti sia risultato utile! per quanto riguarda la ventosa, si, so che viene usata ma solo in casi 'eccezionali' cioé di emergenza. parlane comunque sempre con la midwife che rimarrá il tuo punto di riferimento fino alla fine. per quanto riguarda il cordone non saprei dirti ma a naso direi che é possibile farlo visto che appena partorito mi hanno chiesto se volevo conservare la placenta e che la mia vicina l'ha tenuta in frezer per un bel pó. In bocca al lupo per tutto !

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