domenica 11 novembre 2012

SAN MARTINO IN OLANDA: I BIMBI FANNO IL PIENO DI CARAMELLE


E' una tradizione davvero sentita dai bambini di Amsterdam che, a minuti, appena calerá il buio, si riuniranno in piccoli gruppetti e armati di un lampione di carta (fatto nella maggior parte dei casi con le loro manine) e illuminato da una lucina dentro, inizieranno a bussare alle porte del loro quartiere. 

A chi gli aprirá canteranno una canzoncina dedicata a Sint Maarten (il santo, forse l'unico che qui infatti viene in qualche maniera festeggiato) e, ondeggiando il loro lampione, riceveranno in cambio caramelle e dolciumi di ogni sorta che, nel migliore dei casi, li faranno stare con il mal di pancia per almeno un due giorni.

I bambini naturalmente sono eccitatissimi primaditutto perché fanno, auitorizzati, il pieno di caramelle. In secondo luogo perché é uno dei pochi giorni in cui viene fatta un'eccezione alla regole per cui, massimo alle 18.00 i bambini per bene stanno giá a casa mangiati, lavati e a asciugati (e ti sfido a trovare un bambino, uno solo, in giro a quell'ora i cui genitori non siano considerati dei malfattori).



Il terzo motivo si appalesa solo quest'anno. Per la prma volta da quando sono in Olanda, infatti, oggi, l'11 novembre, giorno di San Martino, non piove, non tira vento, non é prevista nessuna delle solite intemperanze metereologiche tipiche di questa terra. Il cielo é limpido, la temperatura accettabile se non addiritura buona. Il che fa presagire un'affluenza massiccia di bambini e giri prolungati anche di mio figlio che lo vedo che giá preme vicino alla porta per iniziare il suocaramello-gastronomico tour. Ha in mano un lampione improbabile (credo il piú brutto di tutto il quartiere) ma lo guarda con una fierezza che poche volte gli ho visto negli occhi.

Da bravo italiano ha anche una versione 'ridotta' della canzone, l'avrá imparata sul bignami delle migliori tradizioni olandesi, credo. L'unica cosa che mi fa incazzare é la strofa centrale che dice qualcosa come 'mijn moeder is een dikke zak'. Tradotto: mia mamma é una chiatta.

Delle due l'una: o la ha riadattata a me in questo periodo di gravidanza (e questo mi fa molto ma molto arrabiare) ma lo accetto perché é vero. O la canzone é veramente cosí. E allora a questo punto a quei mocciosi che verranno a bussare alla mia porta da me avranno in cambio solo freschissima frutta di stagione.

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