Appassionati di cinema. Ma anche fanatici di architettura. Richiamerá
soprattutto loro, e non solo, il nuovissimo ‘Eye’, l’imponente museo del cinema
che ha appena aperto i suoi battenti sulle acque di Amsterdam, proprio di fronte alla
stazione centrale (e raggiungibile da lí con un nostalgico e gratuito Ferry). L’edificio,
con la sua forma, appunto di un occhio affilato, é diventato la nuova moderna
sede del Film Institute Netherlands e conta al suo interno 4 sale cinematografiche, ognuna con un suo
diverso stile, spazi dedicati alle mostre, ai workshop, un immancabile ‘store’,
un ristorante e una terrazza dove, quando c’e’, batte anche il sole.
Ospitato prima del suo trasferimento in un edificio all’interno del Vondel
Park, il mitologico parco di Amsterdam, il museo, nato nel 1946, vanta una collezione di circa 40 mila
pellicole, dai muti alle ultime produzioni digitali. Ha in calendario una serie
infinita di proiezioni, dai classici ai film per bambini, i veri padroni di
questo paese. Ma le vere chicche, a mio
modesto parere, saranno le restrospettive sui grandi autori. Una su tutte,
quella su Stanley Kubrick, dal 29 giugno al 9 settembre.
Progettato dallo studio di architetti viennese Delugan Meissl Associeted
(gli stessi del Porche Museum di Stoccarda), l’''Eye’ Museum, ancora prima della
sua apertura, ha suscitato una serie di polemiche. Quasi di piú della Teca di
Richard Meier per l‘Ara Pacis a Roma. Con le sue superfici cristalline che,
riflettendo la luce del giorno creano un effetto ottico diverso durante tutto l’arco
della giornata (dato che ad Amsterdam cambia tempo minimo 52 volte al giorno),
l' ‘Eye’ é stato oggetto di discussioni proprio per la sua moderna struttura. E
se il 'Parool', il ‘Messaggero’ di Amsterdam, ha chiesto ai suo lettori se fosse
da considerare una abbellimento o meno per la cittá (ma il 75% ha
detto si), gli olandesi duri e puri hanno alzato il sopracciglio e si sono
chiesti se fosse il caso di dare al museo un nome inglese.
Col dichiarato scopo di entrare nell’empireo delle strutture del cinema che
hanno fatto epoca, il Roxy Theater di New York e il Kiro International di
Berlino su tutte, il museo é stato aperto la scorsa settimana in pompa magna
della regina Beatrix, che giá da un pó, nonostante il terribile e secondo
alcuni irreversibile incidente del principe Friso sulle nevi di Innsbruck, ha
ripreso come un caterpillar i suoi impegni istituzionali.
Situato ad Amsterdam Nord, l’‘Eye’ é solo l'ultimo degli edifici moderni e spettacolari
che adornano questa parte della cittá. A ‘due passi’ dal Nemo di Renzo Piano
(che ospita il museo della scienza e della tecnologia) e dal Muziekgebouw, la struttura dedicata alla
musica classica, l'‘Eye Museum’ non
trascura l’Italia. Da sempre l’Istituto olandese ha in cartellone
Festival dedicati al nostro cinema. E non a caso nei giorni scorsi é stato
propiettato su uno dei suoi schermi il nostro ‘Novecento’. E cosí anche Amsterdam, strizza l’occhio,
il suo terzo occhio, all’Italia.
Molto interessante Gaia! Ci devo sempre andare a visitarlo! Grazie!
RispondiEliminaFabienne
Ci andiamo?
RispondiEliminax Giancarlo
si caro! ci sono una serie di begli eventi!
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