Le vetrine del Red Light District ad Amsterdam |
Sesso a pagamento rispettando le norme sicurezza anti covid.
Si puo'.
Almeno e'quello che affermano le prostitute del Red Light District di Amsterdam, stanche di stare con le braccia (e le gambe) incrociate a causa dell'emergenda Covid che due mesi fa ha spento le lucine rosse di uno dei quartieri piu' noti al mondo.
E mentre l'Olanda si prepara alla ripartenza con il via libera, da lunedi' primo giugno, di bar, ristoranti, cinema, musei, palestre saune e casino', il quartiere a luci rosse rimarra' chiuso fino, pare, il primo settembre.
Ma i ''sex workers'' non ci stanno e attraverso il sindacato Red Light United chiedono di ritornare in vetrina. Con, of course, le dovute precauzioni.
Ecco quindi presentato il protoccolo per il sesso a prova Covid:
-le prostitute si muniranno di termometro per misurare la temperatura ai clienti.
(ma non sara'difficile, mi domando, distinguere fra clienti con febbre vera e clienti semplicemente molto calienti?)
-entrambi clienti e prostitute dovranno indossare guanti di lattex e mascherina
(si prevede, il dilagare della pratica a mo'di fantasia anche per tanti che non frequentano il quartiere a luci rosse. pare inoltre che l'industra di film hard abbia gia' in preparazione pellicole a tema covid).
-Vietatissimi per ovvie ragioni, sesso orale e baci (ma questo ce l'aveva gia' insegnato Pretty Woman).
-Fra le posizioni consentite, il sindacato cita il ''doggy style''.
-Fra quelle bandite: il missionario.
''Insomma bisogna usare un po'di fantasia'', esorta Felicia Anna, a capo del sindacato.
E poi , sottolinea, qui non si crea il pericolo di assembramenti dato che gli incontri sono fra sole due persone e data anche la durata della visita che, rivela, ''dura fra gli uno e sette minuti''.
(di tutto il protocollo, questa devo dire, e' la notizia che piu'mi ha sconvolto onestamente).
Le prostitute, come altri free lance con partita iva che pagano le tasse hanno avuto un sostegno economico dal governo. Ma non basta.
Ed inevitabilmente si e'diffusa la prostutuzione illegale, spiegano dal sindacato.
Un dato che e' destinato ad aumentare se il governo non dara' il via libera alla ripartenza delle vetrine.
Quindi piuttosto che l'illegalita' si auspica il ritorno ''alla normalita''.
E voi cosa ne pensate???
Ce la faranno i sex workers a garantire il distanziamento sociale???
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